Subaru WRX e STi non sono solo auto. Sono sport in abiti civili. Scopriamo come la STi equipaggiata differisce dalla vivace ma più contenuta WRX.
Se ti sei mai interessato alle auto da rally, probabilmente hai sentito parlare della leggendaria Subaru Impreza WRX. Quest'auto dal carattere sportivo è realizzata per coloro che non vogliono sacrificare il piacere di guida nella vita quotidiana. Ma dietro l'abbreviazione WRX non si cela solo potenza — ma un'intera filosofia radicata nel mondo degli sport motoristici.
Subaru WRX (World Rally eXtreme) — è la versione stradale dell'auto da rally, che incorpora soluzioni tecniche e lo spirito delle gare WRC. Sebbene esista anche l'interpretazione World Rally eXtension — come un'estensione della tecnologia rally per un ampio pubblico di guidatori. Tuttavia, i fan del marchio preferiscono più spesso la prima interpretazione, che suona molto più impressionante.
Ogni modello WRX è dotato di trazione integrale simmetrica (Symmetrical AWD) e di un motore boxer orizzontalmente opposto — una caratteristica distintiva di tutte le Subaru. Questo garantisce eccellente stabilità, equilibrio e aderenza su strada in qualsiasi condizione climatica. Già nella versione base, la WRX riceve un differenziale autobloccante, sospensioni rinforzate e dischi freni ventilati anteriori e posteriori.
La WRX è spesso scelta da chi desidera non solo un'auto veloce, ma qualcosa di più — un'auto con carattere. Fino a 3.500 giri al minuto, il motore si comporta in modo sicuro, ma appena la lancetta del contagiri supera questo segno, il turbo «si sveglia», e l'accelerazione diventa quasi esplosiva. La cosa principale è non dimenticare di cambiare le marce in tempo, perché il motore non perdona la disattenzione. Le sospensioni sono rigide, il volante è reattivo — e questo rende il viaggio nella WRX una vera interazione con la strada, non solo un movimento sull'asfalto.
Se la WRX è un'auto sportiva civile, la versione STi (Subaru Tecnica International) è vera tecnologia, creata nel reparto sportivo di Subaru, che dal 1988 prepara auto per le gare. STi non è solo una WRX "equipaggiata", è praticamente un'altra auto.
Ecco cosa distingue la STi dalla WRX standard:
Potenza del motore: nella WRX da 230 a 265 CV (a seconda dell'anno di produzione), mentre la STi offre 280 CV e nel corpo GRB (hatchback, 2007–2014) — addirittura 300 CV.
Interni del motore: sulla STi sono presenti pistoni forgiati e bielle con rivestimento in molibdeno, che garantiscono affidabilità anche sotto carichi estremi.
Sovralimentazione: la nuova turbina assicura un aumento del 23% nella pressione di sovralimentazione, e l'intercooler è diventato più grande e ha ricevuto un sistema di raffreddamento ad acqua manuale — il conducente può irrigarlo con acqua da un serbatoio separato.
Cambio: invece di una trasmissione a 5 marce sulla WRX, la STi riceve una trasmissione a 6 marce più robusta e «corta».
DCCD (Driver’s Control Center Differential): sulla STi si utilizza un sistema di controllo attivo del differenziale principale, che consente al conducente di modificare autonomamente la distribuzione della coppia tra gli assi anteriore e posteriore.
LSD (differenziali a slittamento limitato) — su entrambi gli assi, per una migliore aderenza in curva.
Sospensioni: riprogettate con pressione ridotta negli ammortizzatori per una risposta più precisa.
SI-DRIVE: un sistema di gestione intelligente del motore, che permette di scegliere tra tre modalità — da economica a massimamente aggressiva.
E infine, la STi è sempre un po' più di una semplice potenza. Si tratta di maneggevolezza, di regolazione precisa di ogni componente e di quella sensazione quando l'auto sembra diventare un'estensione di te. Anche il cicalino, che avvisa della necessità di cambiare marcia, può sembrare un dettaglio, ma nella corsa per una frazione di secondo — è importante.