Citroen potrebbe riportare in vita la 2CV — un simbolo dell'Europa postbellica e un emblema di semplicità utilitaria, ma non è così semplice. All'interno dell'azienda è in corso un serio dibattito su questo argomento.
L'ex CEO Thierry Koskas e il capo designer Pierre Leclercq sottolineano: Citroen ha un ricco patrimonio, ma ciò non significa una fascinazione universale per il retrò. Sebbene l'idea di far rivivere la 2CV come auto ultra semplice, accessibile e confortevole nello spirito dell'originale sia effettivamente discussa, la scelta tra lo stile retrò e il design moderno richiede cautela. I rilanci fallimentari come la VW Beetle ne sono un chiaro promemoria.
La forma originale della 2CV, con le sue ali arcaiche, il lungo cofano e l'abitacolo rotondo, non si concilia bene con le moderne normative di sicurezza e l'alloggiamento dei motori elettrici. Anche l'utilizzo della piattaforma della nuova Citroen C3 richiederebbe la riprogettazione delle proporzioni. Nel frattempo, Stellantis dispone di un'architettura 'smart' adeguata per veicoli elettrici a basso costo e ibridi, su cui potrebbe essere costruito un nuovo modello.
Foto: Citroën 2CV - 1940s
Come sottolinea Leclercq, la decisione sullo stile non è solo una questione di estetica, ma anche di pratica: è difficile immaginare che nel 2025 un'auto compatta con carreggiata stretta e carenature delle ruote posteriori attirerà un pubblico di massa. Invece di ripetere letteralmente il design del passato, Citroen potrebbe seguire la strada della Renault 4, prendendo solo riferimenti stilistici e trasformandoli in un crossover pertinente. Ma sarà ancora una 2CV?
Non è stata presa alcuna decisione definitiva. Lo sviluppo di una nuova auto richiederà circa quattro anni, e il progetto non è ancora ufficialmente approvato. Tuttavia, c'è interesse per l'argomento e, secondo indiscrezioni, i designer hanno già disegni e persino modelli di un possibile nuovo prodotto.